Scuola primaria

Scuola dell’esperienza del bambino

La nostra scuola è innanzitutto luogo di vita, ambito di esperienza. Per noi la prima realtà buona è il bambino stesso. Egli arriva a scuola già con un’esperienza: qui è accolto, stimato ed aiutato a sviluppare tutte le proprie capacità, perché possa prendere consapevolezza della sua dignità e positività. La nostra scuola riconosce e promuove lo sviluppo della caratteristica naturale del bambino che è aperto alla realtà, si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, chiede il perché delle cose. Il bambino impara solo se c’è gioia e soddisfazione: le discipline debbono essere viste, quindi, come strumenti per crescere imparando. E’ fondamentale che il bambino, in questa avventura, si senta protagonista: ciò gli permette di accorgersi che è capace di azione e pensiero costruttivi e utili.

La figura del maestro

In questo percorso il bambino può incontrare fatica e contraddizione, quindi va accompagnato e sostenuto affinchè non si perda d’animo e non perda di vista il gusto di imparare. Attraverso il rapporto con un maestro (il docente-tutor, a cui vengono affidati tutti gli insegnamenti fondamentali) il bambino entra in rapporto con le cose, si paragona con esse e arriva a giudicarle.
Il maestro è portatore di un’ ipotesi esplicativa della realtà, connessa al sapere che trasmette, ipotesi che egli gioca nel fare scuola. E’ uno sguardo sulla realtà che viene comunicato come risposta alla domanda del bambino.

Il metodo

Punto di metodo fondamentale è il riferimento costante all’esperienza, intendendo per esperienza non il fare soltanto ma il fare consapevole. In tal modo si educano alcune dimensioni della persona, il cui sviluppo rappresenta un’occasione di crescita della libertà del bambino:

  • l’attenzione, come condizione necessaria per conoscere;
  • la sua apertura come capacità di incontrare la realtà così come accade;
  • la domanda come forma di apertura e curiosità;
  • l’uso della ragione in modo costante e critico;
  • la sua passione per la verità;
  • la sua capacità di rapporto;
  • il suo senso di responsabilità

 

La scuola primaria come la scuola dell’essenziale

La scuola primaria si configura come scuola “elementare”, innanzitutto nei contenuti, in quanto comunica ciò che è essenziale, che sta alla base e fonda ciò che viene dopo. Essenziale, nella scuola primaria, è un approccio globale, totale ed immediato, alla realtà, che genera esperienza. Per questo la nostra scuola si preoccupa di insegnare ciò che è strutturale, ciò che è irrinunciabile in quanto è occasione intrinsecamente legata alla crescita, allo sviluppo di una consapevolezza di sé.

La didattica laboratoriale e gli insegnanti specialisti

La didattica laboratoriale, in cui entrano in campo le figure degli specialisti, favorisce il coinvolgimento dell’aspetto percettivo, sensibile del bambino. Tale dimensione (che attraversa tutte le discipline) acquisisce un particolare rilievo nell’area espressiva, in quella sperimentale, delle Nuove Tecnologie, nell’esperienza del teatro e nell’insegnamento dell’Inglese. L’apprendimento, in quest’ultimo ambito, avviene attraverso una progressione oraria, dalla Prima alla Quinta, e si avvale della presenza di un madrelingua per l’affronto di una disciplina curricolare.

Il primato della famiglia

In questa scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo originale e primario dell’esperienza del bambino. Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarie al bambino. Noi chiamiamo i genitori ad una corresponsabilità, ad un dialogo e ad una verifica costante sulle ragioni che stanno alla base delle scelte con cui i bambini vengono guidati.